Christian: allevare le trote dove l’acqua è più pura.
L’allevamento ittico “La Jara”, si trova nella valle della Turrite, vicino all’Eremo di Calomini.
L’allevamento ittico “La Jara”, si trova nella valle della Turrite, vicino all’Eremo di Calomini.
Claudio più che svolgere un mestiere, compie una missione, mantenendo, allevando e curando alberi secolari, fra i quali circa 60 camelie.
Quando racconta la sua attività, gli olivi, le camelie, le piante secolari, fa venir voglia di andarlo a trovare, a primavera magari… quando i suoi protetti sono in fiore, nel massimo della loro eleganza.
Cosa ci vuole(per 4 persone)
400 gr di farina di neccio, 500 gr di acqua, 30 gr di gherigli di noci spezzettati, la scorza di un arancia (solo la parte gialla) a pezzi, rosmarino, olio EVO, sale
Come si fa
Aggiungere alla farina poco alla volta l’acqua e un pizzico di sale. Amalgamare e versare in una teglia rotonda in uno strato alto cm 1,5, irrorare la superficie con un filo d olio, cospargere le noci, i pezzetti di rosmarino, e la buccia dell’arancia. Infornare per 40 minuti a 200 gradi.
La torta d’erbi è la torta tradizionale di santa Zita, santa cara ai lucchesi, co-patrona di Lucca, delle casalinghe, dei guardarobieri e dei fornai. Viene celebrata in città il 27 aprile con mostre e mercatini floreali dislocati in varie piazze del centro storico. Per le strade il profumo dei fiori si fonde a quello delle torte d’erbi, preparate nelle case.
Qui vi proponiamo la ricetta insegnataci da Maura, una lucchese doc e abilissima cuoca.
Cosa ci vuole
È bello poter raccogliere con le proprie mani i frutti della terra e del mare.
Ma ci sono delle regole da rispettare, per la tutela dell’ambiente, dei prodotti, e per il rispetto dei diritti di tutti i “raccoglitori”. Per la raccolta dei funghi così come dei mirtilli, per la pesca in acqua dolce, così come per quella in mare di pesci ed arselle.
Semplici regole, patentini dalla rapida acquisizione, grazie ai quali si è liberi di contribuire, con un utilizzo sostenibile, alla salvaguardia delle nostre terre.
Il farro è un cerale antichissimo, capostipite di tutti i cerali, rinomato cibo di popoli antichi come assiri, babilonesi, romani.. recentemente se ne sono riscoperte le importanti qualità nutritive che lo rendono di nuovo concorrenziale e molto utilizzato in cucina, anche dai più grandi chef.
Dall’Aia del Magazzini, ottava e pemultima tappa della passeggiata mangereccia nelle “Contee del farro” arriva una delle più tradizionali ricette della Garfagnana, la torta salata di farro. Un ottimo passepartout per spuntini merende aperitivi e antipasti rustici. Si accompagna bene a salumi e formaggi, vini e birre.
Ecco la ricetta per sei persone.
Il malto d’orzo è la base di tutte le birre. Nelle mie Birre di Farro, quest’ingrediente lo aggiungo in percentuale, solo una è 100% farro, che viene maltato in Germania. Per i malti chiari uso quelli tedeschi, che è la nazione più vocata per questa tipologia. Per i malti, diciamo, caramellati, più scuri, quelli del Belgio. I malti torrefatti, cioè per le birre scure, nere, provengono dall’ Inghilterra, la più specializzata in quel tipo di birra.